Le trasfusioni di sangue nei cani e nei gatti

Le trasfusioni di sangue nei cani e nei gatti sono procedure importanti e talvolta salvavita proprio come avviene per gli esseri umani. Le trasfusioni sono necessarie per trattare gravi perdite di sangue dovute a traumi, disturbi della coagulazione (per esempio avvelenamento da rodenticidi), infezioni varie (parvovirus, FIV, FeLV), pancreatite, tumori, chirurgie.

I gruppi sanguigni sono determinati dagli antigeni eritrocitari presenti sulla superficie dei globuli rossi. Cani e gatti hanno diversi gruppi sanguigni. Nei cani gli antigeni eritrocitari sono DEA 1, DEA 3, DEA 4, DEA 5, DEA 7, Kal 1; Kal 2 e Dal. Nei gatti, gli antigeni eritrocitari principali sono A, B e AB, Mik. Recentemente c’è stata una nuova classificazione degli antigeni eritrocitari del gatto che prevede oltre agli antigeni A e B, gli antigeni Fea 1-5. Sebbene i gatti di gruppo sanguigno A siano generalmente i più comuni, la frequenza dei gatti di gruppo A e B varia a seconda dei Paesi e delle razze. Per esempio, il Siamese e alcune razze affini sembrano avere solo il gruppo sanguigno A, mentre altre razze possono avere fino al 50% di gatti di gruppo B (Sphynx, Persiano, Ragdoll, ecc).

La tipizzazione del gruppo sanguigno

È importante sapere che per poter effettuare una trasfusione di sangue da un animale all’altro, è necessario tipizzare il sangue del donatore e del ricevente ed effettuare prove di cross-matching tra donatore e ricevente per evitare reazioni avverse; questo è vero soprattutto nel gatto, il quale rispetto al cane nasce con anticorpi verso gli altri gruppi sanguigni per cui effettuare una ‘trasfusione alla cieca’ può mettere seriamente a rischio la vita dell’animale.

La tipizzazione del gruppo sanguigno nel gatto è molto importante anche negli animali da riproduzione perché l’accoppiamento tra soggetti di gruppo sanguigno diverso può comportare lo sviluppo di isoeritrolisi neonatale nei cuccioli successivamente all’ingestione di colostro.

Il gruppo sanguigno può essere determinato in modo molto semplice con i test disponibili all’interno di una clinica veterinaria o in un laboratorio diagnostico che utilizza tecniche simili o più avanzate

Cani e gatti possono essere donatori?

CANE:

temperamento calmo e gestibile
peso oltre 20 kg
età tra 1 e 10 anni (compresi)
vaccinazioni e trattamenti parassitari aggiornati
nessun altro farmaco oltre ai trattamenti antiparassitari
esame fisico senza alterazioni clinicamente significative (assenza di soffio cardiaco, di gravi malattie parodontali e di patologie cutanee di origine infettiva)
nessuna storia di gravi patologie o precedenti trasfusioni di sangue
nessuna storia di interventi chirurgici o condizioni mediche avverse nei tre mesi precedenti la donazione
non deve essere in gravidanza o in allattamento.

GATTO:

temperamento calmo e gestibile
peso uguale o superiore a 3 kg
età tra 1 e 10 anni (compresi)
vaccinazioni e antiparassitari esterni aggiornati
nessun farmaco a parte i trattamenti antiparassitari
esame fisico senza alterazioni clinicamente significative (assenza di soffio al cuore, di gravi malattie parodontali o di patologie cutanee di origine infettiva)
nessuna storia di gravi patologie o precedenti trasfusioni di sangue
nessuna storia di interventi chirurgici o condizioni mediche avverse nei tre mesi precedenti la donazione
non deve essere in gravidanza o in allattamento
i gatti devono avere una concentrazione di emoglobina superiore a 10 g/dl (controllata al momento della donazione).

Le trasfusioni di sangue vengono eseguite in ambiente ospedaliero sotto stretta supervisione veterinaria perché possono comportare lo sviluppo di reazioni trasfusionali. Tra queste le più importanti sono: febbre, difficoltà respiratoria, reazioni allergiche, reazioni emolitiche, ipocalcemia, trasmissione di malattie infettive per cui è importante bilanciare la necessità di trattamento con i rischi potenziali.

È fondamentale monitorare attentamente il paziente durante e dopo la trasfusione.